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Spagna: circa la regolarizzazione?
L’ultima massiccia regolarizzazione degli immigrati clandestini che abitano in Spagna è stata intrapresa nel Maggio 2005. Più di 700 000 domande sono state depositate, Madrid, la Catalogna e Valencia ne hanno ricevute più del 60%. I documenti necessari per ricorrere alla regolarizzazione erano in linea con la norma: un certificato di censimento a dimostrazione del fatto che lui o lei vivessero in Spagna prima dell’agosto 2004, un contratto di lavoro e l’assenza di precedenti giudiziari.
L’immigrazione in Europa
L’Europa ha un saldo migratorio annuale di 854.000 persone, tale cifra è la differenza tra il numero di persone che lasciano il territorio e quelli che entrano. Il primo Paese europeo in termini d’immigrazione è la Germania, 7 dei suoi 81,7 milioni di abitanti sono stranieri. La Francia è il quinto paese d’immigrazione al mondo con, nel 2007, 3,7 milioni di stranieri sul suo territorio. Una delle nazionalità più rappresentate in Francia è quella algerina, il 92% degli algerini che vivono in Europa sono in Francia.
In Spagna, i marocchini entrano nella fila degli elettori
Secondo un rapporto del Senato : « In virtù del principio di reciprocità, la Spagna aveva concluso, prima dell’allargamento del diritto di voto ai cittadini stranieri provenienti dall’Unione Europea, nel 1989 e nel 1990 degli accordi con i Paesi Bassi, la Danimarca, la Norvegia e la Svezia affinché i cittadini di questi quattro paesi possano partecipare alle elezioni comunali dopo tre anni di residenza in Spagna.
Dopo la trasposizione della direttiva 94/80, solo l’accordo concluso con la Norvegia resta applicabile.
Sul diritto di voto in Spagna: la reciprocità
La vita pubblica e politica spagnola è stata diretta dal regime autoritario e militarista del Generale Franco (1935-1975). Dopo la sua morte, è durante il periodo noto come la « transizione democratica » che la Costituzione spagnola è stata redatta, adottata e convalidata tramite referendum nel 1978. Già allora, la Spagna ha inserito nella sua costituzione il diritto di voto agli stranieri alle elezioni comunali sulla base della reciprocità.
Nonostante il diritto di voto... Fallimento della rappresentanza politica delle minoranze nel Regno Unito
Inchiesta straordinaria: una commissione parlamentare dà delle risposte L’ultima Speaker’s Conference, che aveva come oggetto di discussione la questione della riduzione delle disparità tra le minoranze per lottare contro l’assenteismo elettorale, ha avuto luogo il 12 novembre 2008 alla camera dei comuni. Una Speaker’s Conference è stata presieduta dal relatore e i suoi membri provenivano da tutti i partiti politici rappresentati alla Camera dei comuni. È una forma di indagine raramente utilizzata. In effetti, la prima ha avuto luogo nel 1918, e se ne contano solo 5 finora.
Gran Bretagna: pieni diritti per i cittadini stranieri del Commonwealth
La Gran Bretagna è un Paese con una legislazione particolare relativa al diritto di voto per gli stranieri. Questo è dovuto al fatto che vi è una distinzione tra gli stranieri: i cittadini provenienti dal Commonwealth e gli altri. La differenza sta nei diritti di cui godono gli uni e non gli altri. Il Commonwealth conta 54 paesi membri. I suoi cittadini hanno uno statuto privilegiato nel Regno Unito rispetto agli altri stranieri non provenienti dal Commonwealth. Hanno il diritto di voto in tutte le elezioni, eccetto quelle europee, e sono eleggibili in ciascuna di queste.