immigration »
immigration
Marie-Christine Vergiat : Où est la libre circulation ?
Si on remonte un peu en arrière, on voit que dans les années 1990, il y a eu beaucoup d’espoir. Les associations qui travaillaient sur les questions d’immigration, après l’adoption du traité de Maastricht, ont beaucoup cru qu’on allait crée un espace de justice et de liberté à l’intérieur de l’union européenne et que les politiques migratoires allaient avancer.
Ungheria: la paura dell’altro
L’Ungheria conta circa 10 milioni di abitanti e si è aperta all’immigrazione internazionale a favore di un cambiamento sistemico, nel 1989. Il 21 dicembre 2007, l’Ungheria ha aderito all’area Schengen. Ma anche se ci sono stati taluni aspetti positivi in materia di conservazione e di accesso al mercato, la direttiva d’accoglienza non è ancora stata tradotta nella legislazione nazionale. Di conseguenza, molte delle disposizioni vigenti in materia di asilo non risultano conformi agli standard minimi richiesti dalla direttiva dell’UE.
Grecia: gli immigrati tra l’incudine ed il martello
Mentre la Grecia peggiora nella crisi e le prospettive di vivere dignitosamente si allontanano di giorno in giorno, il flusso d’immigrati ingrossa le file dei precari. Se l’elevato numero di immigrati legali ed illegali- stimati rispettivamente a 800 000 e 400 000, nel 2011- anche se le stime variano – può sfidare un Paese in crisi, si sottolinea che solo pochi decidono di stabilirvisi. Nel 2011, la maggioranza degli ingressi in Europa sono avvenuti attraverso la Grecia.
Spagna: un passo indietro dopo le regolarizzazioni
I candidati a tali regolarizzazioni avrebbero dovuti essere registrati in un comune spagnolo da almeno 6 mesi, disporre di un contratto di lavoro di una durata superiore ai 6 mesi e non avere precedenti giudiziari né in Spagna né nei loro paesi d’origine al fine di ottenere un permesso di lavoro.
Spagna: circa la regolarizzazione?
L’ultima massiccia regolarizzazione degli immigrati clandestini che abitano in Spagna è stata intrapresa nel Maggio 2005. Più di 700 000 domande sono state depositate, Madrid, la Catalogna e Valencia ne hanno ricevute più del 60%. I documenti necessari per ricorrere alla regolarizzazione erano in linea con la norma: un certificato di censimento a dimostrazione del fatto che lui o lei vivessero in Spagna prima dell’agosto 2004, un contratto di lavoro e l’assenza di precedenti giudiziari.
L’immigrazione in Europa
L’Europa ha un saldo migratorio annuale di 854.000 persone, tale cifra è la differenza tra il numero di persone che lasciano il territorio e quelli che entrano. Il primo Paese europeo in termini d’immigrazione è la Germania, 7 dei suoi 81,7 milioni di abitanti sono stranieri. La Francia è il quinto paese d’immigrazione al mondo con, nel 2007, 3,7 milioni di stranieri sul suo territorio. Una delle nazionalità più rappresentate in Francia è quella algerina, il 92% degli algerini che vivono in Europa sono in Francia.
A l’origine de la réussite et de l’échec au bac ?
A priori, lorsque l’on voit ces chiffres, on se dit qu’effectivement les enfants d’immigrés réussiraient moins bien. Or, pour interpréter un tableau statistique, il ne faut pas s’arrêter au simple document factuel qui n’a pas de sens absolu et le lire en ayant bien conscience des variables sociales sous-jacentes.